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È mio! La vera natura della condivisione.

è mio condividere

Leo Lionni è un noto autore di tantissimi titoli di libri per bambini – nonché un artista pluripremiato. Nasce in Olanda nel 1910 da un intagliatore di diamanti e una cantante lirica, fin da bambino conosce il mondo dell’arte con gli zii collezionisti d’arte moderna e architetti. La vita di Lionni trascorrerà fra gli Stati Uniti e l’Italia dove, scoperto da Marinetti, parteciperà al movimento futurista.

Il 2019 è un stato un anno speciale per Leo Lionni: abbiamo festeggiato i 20 anni dalla sua morte e i 60 anni dall’uscita di Piccolo blu e piccolo giallo.

Il successo dei suoi libri si riassume nella capacità di rivolgersi proprio ai suoi lettori: Lionni riesce a comprendere perfettamente il pensiero dei più piccoli, utilizzando un lessico e delle immagini proprio adatte a loro. Nelle sue storie non ritroviamo mai una morale esplicita, ma riesce ad evocare suggestioni di valori positivi. Oggi ho deciso di parlarvi di un libro che non è certo fra quelli più noti, edito dalla casa editrice Fatatrac.

È mio!
di Leo Lionni, Fatatrac 2017 – Età di lettura dai 3 anni

La storia è ambientata in un laghetto e narra della disavventura occorsa a tre piccole rane. Gianni, Piero e Lidia sono tre fratelli un po’ litigiosi. Si divertono molto tra loro, giocano e scherzano felici. Hanno solo un problema. Non riescono a condividere i loro spazi con gli altri. Ogni giorno è un susseguirsi di:

L’aria è mia” urlava Lidia, mentre saltava in giro a caccia di farfalle, “L’acqua è mia!” gridava Gianni, “Via dall’isola”, gridava Piero “La terra è mia!

Un rospo, che abitava dall’altra parte dell’isola, sentendoli continuamente discutere e bisticciare li apostrofò:

Smettetela, o ve ne pentirete!

Poi, l’imprevisto. I tre piccoli fratelli affronteranno insieme una disavventura dalla quale impareranno una grande lezione di vita.

La Terra è nostra

Due anni fa ho acquistato questo libro proprio perché avevo necessità di affrontare con le mie due bimbe il problema della condivisione degli spazi e dei giochi.

Certo, condividere spazi e luoghi non è semplice per nessuno, né per gli adulti né per i bambini. Quante volte abbiamo sentito i bambini urlare “questo è mio”? E quante volte noi adulti abbiamo ceduto allo stesso istinto?

Questo albo lo trovo particolarmente adatto ai piccolissimi in ragione di una trama estremamente lineare e di un linguaggio volutamente “frugale” ma incisivo. Sappiamo bene che i bambini tra i tre e i sei anni tendono a definire se stessi attraverso il possesso. La lettura di È mio! potrebbe aiutare i piccoli lettori a riflettere attraverso il rispecchiamento nelle piccole rane sulla vera natura della condivisione.

 È mio! come dicevo prima è forse una delle storie meno conosciute di Leo Lionni. La trovo tuttavia interessante perché si offre anche a diversi livelli di lettura. Il primo più immediato è quello dell’idea della condivisione più “soggettiva” di spazi e oggetti se vogliamo di uso comune. Il secondo livello però è quello che più mi affascina. Possiamo infatti prendere spunto dalla storia di queste tre piccole rane per parlare del valore della Natura e sull’importanza di considerare la Terra la nostra casa comune e sulla quale abbiamo delle precisde responsabilità. Un’idea di condivisione più “universale”. La Terra feconda si offre all’umanità tutta. Per questo ciascuno di noi ha il diritto di fruire senza tuttavia impoverirla.

Mariapia Basile è fondatrice di Firmino, un progetto che nasce con l'intento di promuovere l'educazione alla lettura, l'inclusione, l'accessibilità e di diffondere la pratica della lettura condivisa ad alta voce. Avvocato e insegnante di sostegno nella scuola superiore di secondo grado, esperta di letteratura giovanile, realizza incontri e corsi rivolti a genitori, educatori, insegnanti.