Oggi vorrei parlarvi di alcune chicche pubblicate dalla casa editrice Iperborea specializzata nella lettaratura dei paesi del Nord Europa. Non a caso, prima del restyling del 2015, il logo storico di questa casa editrice , fondata nel 1987 da Emilia Lodigiani, raffigurava la runa degli antenati, un carattere dell’alfabeto usato nei paesi scandinavi, simbolo di un sapere che viene da lontano (Da dove vengono i loghi delle case editrici italiane, in Cose spiegate bene. A proposito di libri, Il Post e Iperborea, 2021).
I libri di cui vi parlerò oggi fanno parte della collana I Miniborei
“Piccole grandi storie per grandi piccoli lettori”, dedicate alla fascia di età dai 7 ai 12 anni, questi libri sono pensati per giovani lettori ribelli, liberi e indipendenti, che seguono le proprie passioni, e per adulti attenti che ancora amano leggere ad alta voce e che vogliono crescere i figli nel piacere per le grandi storie e nell’amore per la lettura.
Iperborea
Tra gli autori della collana troviamo il nome di Ulf Stark, forse tra i più grandi maestri della letteratura scandinava contemporanea e vincitore, tra gli altri, del Nordic Children’s Book e dell’Astrid Lindgren Award. Oggi vi parlerò nello specifico di quattro storie, tutte diverse tra loro, ma accomunate dalla scrittura grintosa e divertente di Ulf Stark e da quella sua capacità straordinaria
…di raccontare una storia con una voce che, anagraficamente, non gli appartiene, ma emotivamente è tutta loro. Ovvero quell’abilità che in pochissimi hanno di abbassare del tutto il loro tono adulto per dare fiato invece alla loro stessa tonalità, ma infantile. E nel farlo, ed è qui la meraviglia, non dimenticano neanche per un secondo la loro condizione di persone grandi.
Carla Ghisalberti in Lettura Candita
Ulf, il bambino grintoso
di Ulf Stark, Illustrazioni di Markus Majaluoma, Traduzione di Samanta K. Milton Knowles, Iperborea 2021
È estate e il piccolo Ulf è a casa del nonno Gottfrid. Ma in campagna, si sà c’è sempre un gran da fare. Ogni giorno bisogna aggiustare qualcosa, pensare alle nuove semine o estirpare le erbacce che crescono vagabonde tra i campi. Ulf per evadere dalla noia decide così di catturare un bombo pensando, tra l’altro di fare un piacere al nonno.
Di solito era contento quando catturavamo qualcosa, perchè a lui la natura non piaceva per niente. Non gli piacevano le mosche. Nè i tafani. Nè i bruchi. Nè i bambini.
Ma con sommo stupore del piccolo Ulf, il nonno non si rivelò affatto contento di quella cattura. Invero, i bombi sono simpatici ma anche grandi impollinatori…è proprio grazie alla loro operosità che nel suo orto ogni anno spuntano le fragole! Ahimè, il piccolo Ulf sembra non combinare nulla di buono così nonno Gottfrid decide di far emergere il suo carattere grintoso con un espediente.
"Credi che i pesci arrivino in tavola volando, già puliti e salati, e si posino da soli su un vassoio?". "Sarebbe divertente." "Sì però non succede", disse il nonno. "E domani tu mi farai da schiavo. Mi aiuterai tutto il giorno, così ti ricorderai per sempre che non devi catturare i bombi". "Uff" dissi. Quella notte sognai dei pesci volanti. E il giorno dopo iniziai a lavorare
Per tutta la giornata non si può dire che il piccolo Ulf si sia risparmiato, anzi…ha dato prova al nonno di avere grinta da vendere. Alla fine, però arriverà il nonno paterno Gustav a riscattarlo dalla schiavitù per 5 corone…con il quale trascorrerà una serata in barca alla ricerca di lombrichi e imbastirà uno scherzo davvero divertente da servire al mattino al caro nonno Gottfrid.
Il bambino detective
di Ulf Stark, Illustrazioni di Markus Majaluoma, Traduzione di Laura Cangemi, Iperborea 2019
Alzi la mano chi di voi da bambino non ha mai provato a giocare a fare l’investigatore? Ancora una volta troviamo il piccolo Ulf in perenne contraddizione con suo fratello Jan il quale non lo considera all’altezza delle sue avventure. Eh sì, perchè questa volta Jan e la sua combriccola di amici hanno deciso, muniti di lente di ingrandimento, di seguire le tracce e smascherare i delinquenti della citta.
"Non frignare, Uffe", disse. "Fare i detective non è roba da poppanti."
Di fronte all’ennesimo rifiuto, a Ulf non resta che una strada…mettersi in proprio. Ulf allora devide di inscenare il furto della sua bicicletta per poi dimostrare a Jan e ai suoi amici di essere il miglior investigatore di tutta Stureby.
Che ne dite, Ulf riuscirà nel suo intento?
Ancora una volta dalla incredibile penna di Ulf Stark una storia che saprà accompagnare i lunghi pomeriggi estivi di tutti i piccoli lettori dective.
Le illustrazioni sono di Markus Majalouoma che riesce con grande delicatezza a imprimere nei suoi personaggi un’espressività tale da renderli unici e incredibilmente spassosi e far risaltare alcuni momenti emblematici della storia.
Il bambino mannaro
di Ulf Stark, Illustrazioni di Markus Majaluoma, Traduzione di Laura Cangemi, Iperborea 2019
Il piccolo Ulf una sera, mentre era immerso nel suo caldo bagnetto serale, decisde di fare una domanda al suo fratellone, il quale, tra l’altro, reduce da una grossa punizione, era seduto sul water intento a sputare cercando di centrare il lavandino.
"Che cos'è un lupo mannaro?"
Ulf aveva sentito pronunciare quella parola proprio da Janne e dai suoi amici. E così, nell’ambito del rapporto sadico che lega in genere i fratelli adolescenti ai fratelli più piccoli, Janne non ci pensa due volte e coglie la domanza al balzo per spaventare suo fratello.
I lupi mannari morsicano, è così che si diventa uno di loro! Di giorno sono persone come tutti gli altri, ma di notte..quando c’è la luna piena di trasformano e vanno in giro a morsicare tutti coloro che trovano dinanzi al proprio cammino.
E così con la scusa di giocare a mosca cieca, Jasse farà di tutto per far credere a Ulf di essere stato morso da un vero lupo mannaro. A quel punto il piccolo Ulf comincia ad aver paura, in fondo un lupo mannaro può decidere di mordere anche un componente della sua famiglia e così decide di andare via di casa. Cosa accadrà in seguito? Ulf riuscirà a cavarsela e alla fine tornerà un essere umano…grazie ai cracker con le sardine!
Il bambino dei baci
di Ulf Stark, Illustrazioni di Markus Majaluoma, Traduzione di Laura Cangemi, Iperborea 2018
Conoscendo lo stile narrativo di Ulf Stark non vi sorprenderò dicendovi che l’incipit di questa storia prende in vita in una spiaggia per nudiste. Eh sì, perché questo è quello che accade al piccolo Ulf quando la mamma lo lascia alle amorevoli dure e attenzioni del fratello adolescente Jan e della sua combriccola di amici.
Ma ad Ulf onestamente non interessano le donne nude e così si ferma ad osservare una batticoda ballerina. Ed è proprio questa circostanza che farà nascere l’interrogativo
"Hai mai baciato una ragazza, per esempio?"
Una domanda retorica diremmo noi. Perché se sei in una spiaggia e anziché osservare il “didietro” delle donne nude sei più attratto da quello di una batticoda ballerina….beh, sicuramente non hai ancora l’età per baciare.
"No, che schifo!" risposi. "Perché, voi sì?".
Ma ecco che, mentre Jan e i suoi amici erano alle prese con gli allenamenti per l’immente corsa dei sacchi che si sarebbe tenuta durante la festa di Mezz’estate, la visione di Katarina, la più bella bambina di tutto l’universo, scatenerà nel piccolo Ulf un turbinio di pensieri ed emozioni mai provati prima.
“Janne?” dissi. “Cosa vuoi adesso? Ti avevo detto di stare in silenzio.” “È che mi chiedevo una cosa. Com’è baciarsi?” “Fa un pochino solletico”, rispose lui dopo un po’. “Adesso però chiudi il becco.” “Solo un’altra domanda”, dissi. “Di cosa sa?” “Di gelato alla fragola”, rispose. “Ma ti avverto: ancora una parola e ti do un morso dell’asilo che vedi!
Da quel momento in poi baciare Katarina diventerà una vera e propria missione per il piccolo Ulf tanto da prendere la decisione di fare un po’ di allenamento prima…per evitare brutte figure. Ma con chi? Armata Rossa forse era la bambina che faceva al caso suo. In realtà si chiamava Berit, ma le avevano dato quel nome perché aveva i capelli rossi, le lentiggini ma soprattutto perché aveva messo al tappeto tutti quelli che la prendevano in giro.
Riuscirà il piccolo Ulf nel suo intento? Vi dico solo che non tutto andrà come nelle previsioni di Ulf. Armata Rossa si rivelerà ben presto una bambina gentile, divertente, coraggiosa con cui Ulf non imparerà solo a baciarsi ma anche a divertirsi insieme, a gioire dei successi altrui e ad affrontare insieme le derisioni.
Attraverso una storia tenera ma al tempo stesso buffa e spensierata Ulf Stark riesce a raccontare di un sentimento profondo qual è l’amore senza mai scadere nello stucchevole o nel didascalico.
Ulf, grandi letture per piccoli lettori
Tutti i libri sono proposti in piccolo formato, quindi si prestano bene per essere trasportati negli zainetti durante le vacanze estive. Si tratta inoltre di testi che non oltrepassano le 50 pagine, peraltro arricchite dalle illustrazioni di Markus Majaluoma che sapranno catturare l’attenzione del piccolo lettore. Quindi non c’è il rischio che i bambini si stanchino. Sono quindi letture che si prestano benissimo a soddisfare il gusto e il palato dei piccoli lettori che sono alla ricerca di letture un pò più da “grandi”.
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