fbpx

Una scrittura che dipinge parole

parole

L’albo illustrato di cui vi parlerò oggi è il quinto volume della collana di divulgazione illustrata Filopiume di Caissa Italia , una casa editrice indipendente attiva dal 2002 che esordisce nel panorama dei libri per bambini nel 2017, aggiundicandosi negli anni alcuni importanti riconoscimenti, come il Premio Nazionale Nati per leggere Sezione 3-6-anni. con l’albo illustrato Amy & Louis di Libby Gleeson e Freya Blackwood.

Mio papà dipinge parole

di Sandra Siemens, Illustrazioni di Amanda Mijangos, Caissa Italia Editore, 2023

Il protagonista e narratore della storia è un bambino “mexica” (si legge mescica), una tra le civiltà più vive dell’America centrale, prima che gli spagnoli approdassero in quelle terre. I mexica, nella storiografia occidentale, sono più noti come aztechi, dal termine coniato dal geografo tedesco Alexander von Humboldt a inizio Ottocento.

parole

Il nostro piccolo pratagonista di pagina in pagina ci racconta come sono i mexica:

Noi, i Mexica, abbiamo due gambe e due braccia e un naso e sue occhi e dieci dita delle mani e dieci dita dei piedi. Siamo molto simili alle altre persone che vivono al di là della foresta.

come chiamano i giorni della settimana, cosa usavano mangiare per colazione o per cena, quanto l’astronomia fosse importante nell’organizzazione del loro calendario

Oggi è Acqua. Di primissima mattina sono attivati i sacerdoti e i saggi a leggere il cielo.

ma soprattutto come trasmettevano la loro cultura di generazione in generazione:

Dice mio padre che quel che è scritto nei libri è il nostro tesoro. […] quando altri tlacuilo leggeranno ad alta voce i libri che lui ha scritto, quei suoni si risveglieranno e parleranno alle persone. E racconteranno tutto quello che sappiamo ora. Dice che questo è l’unico modo in cui chi verrà dopo di noi potrà sapere come siamo stati.

Dipingere le parole, il mestiere del tlacuilo

L’albo, come detto prima, ci offre la possibilità di conoscere più da vicino una civiltà antica come quella dei mexica. Lo fa attraverso la voce del piccolo protagonista che racconta le sue giornate trascorse in compagnia del padre. Il papà è un tlacuilo, letteralmente “colui che scrive dipengendo”, gli aztechi infatti utilizzavano una scrittura pittografica. Un mestiere difficile che veniva tramandato di padre in figlio e per il quale occorrevano non solo capacità pittoriche ma anche e soprattutto grande attenzione e capacità di ascolto perchè:

Le parole sono farfalle trasparenti. Bisogna stare molto attenti quando ci passano vicine.

parole

Ma prima di diventare un bravo tlacuilo occorreva saper fare l’amatl, la preziosa carta dei mexica: perchè le parole possano addormentarsi ed avere un sonno dolce e lungo, per poi risveglairsi quando verranno lette, è necessario che “la carta sia buona”.

I nostri libri sono lunghe strisce di amatl o di pelle di cervo. E quando sono pronti si ripiegano così, come un bruco.

parole

Tramandare le parole

Una storia che parla di libri, della parola, di conoscenza e di memoria, di famiglia e di come la trasmissione della cultura formi l’identità di un popolo.

Ho trovato molto interessante la scelta di chiamare ogni cosa con il nome originale, in questo modo viene in rilievo ancora di più l’identità della civiltà mexica, violata poi dagli spagnoli, dai Conquistadores. Gran parte del patrimonio culturale azteco venne infatti mandato al rogo, causando così la scomparsa quasi totale delle culture precolombiane. E il nostro piccolo protagonista ci fa vivere anche questo attraverso un incubo che turberà il suo sonno:

Nel cuore della notte vengo svegliato da un incubo. Guerrieri color della luna arrivao in nave dal di là del mare. Accendono enormi fuochi e bruciano tutti i libri dipinti dai tlacuilo.

Parole e immagini

La stretta interdipendenza tra le parole e le immagini dipinte dal tlacuilo la ritroviamo perfettamente espressa nell’albo dalle parole di Sandra Siemens e dalle illustrazioni di Amanda Mijangos che amplificano e arrichiscono ognuna il significato delle altre. Parole dense di poesia si accompagnano a illustrazioni che, con giochi geometrici e pennellate di colore, riproducono in stile moderno la scrittura mexica e in cui i più piccoli sapranno perdersi alla ricerca di particolari e nuovi significati.

Mariapia Basile è fondatrice di Firmino, un progetto che nasce con l'intento di promuovere l'educazione alla lettura, l'inclusione, l'accessibilità e di diffondere la pratica della lettura condivisa ad alta voce. Avvocato e insegnante di sostegno nella scuola superiore di secondo grado, esperta di letteratura giovanile, realizza incontri e corsi rivolti a genitori, educatori, insegnanti.