Un cane giocherellone e un gatto curioso, ecco i protagonisti dell’albo illustrato di cui vi parlerò oggi. Un libro che ho desiderato sin da subito leggere non solo perchè frutto dell’estro artistico di Teresa Porcella di cui ho avuto modo di apprezzarne la poliedricità in diverse occasioni, ma soprattutto perchè si tratta della prima pubblicazione di Telos edizioni per i lettori dai 3 anni.
Ho avuto l’onore e il privilegio di intervistare Luana Astore e potermi confrontare con lei sui temi della lettura e dell’inclusione. Telos infatti è una casa editrice che sin dai suoi esordi ha posto al centro del suo operare l’accessibilità ovvero la necessità di dare a tutti i bambini le chiavi giuste per entrare nel mondo della lettura e immergersi nelle storie che consentono loro di conoscere il mondo.
Come cane e gatto
di Teresa Porcella, Illustrazioni di Sante Pappalarco, progetto grafico Ignazio Fulghesu, Telos Edizioni 2022
Come cane è gatto è un albo che presenta una copertina cartonata e una forma quadrata (19*19), quindi assolutamente adatta al pubblico cui si rivolge ovvero ai bambini in età prescolare. Sia il titolo che le illustrazioni presenti sulla copertina ci svelano quali saranno i protagonisti della narrazione e consentono al lettore di immergersi sin dai subito nella storia, inseguendo il gomitolo che si srotola dalla prima alla quarta di copertina senza soluzione di continuità, svelandoci alcune caratteristiche di questi due simpatici personaggi. Dopo la coperta, troviamo subito le pagine da sfogliare.
Ed ecco che nella prima prima facciata due oggetti si presentano agli occhi del bambino lettore. Una palla a sinistra, un vaso rotto a destra. E la storia si tinge di giallo. Come si sarà rotto il vaso? Uhmmm, magari la palla…sì, ma chi giocava con la palla? E quando tutte le ipotesi sono state messe sul tavolo il bambino lettore è pronto ad aprire la pagina di sinistra che svela il mistero.
Cane morde con la bocca
Gatto con la zampa tocca
Un libro da leggere con tutti i sensi
Un libro dunque interattivo che stimola e incuriosisce il bambino attraverso diverse modalità. Gli oggetti da nominare, le onomatopee da ripetere, il collegamento tra gli oggetti da indovinare. E poi le filastrocche da raccontare, cantare e ballare. Perchè ricordiamolo, il libro presenta in quarta di copertina un QR-Code che consente di accedere all’audiolibro. Nella traccia audio avremo modo di ascoltare l’autrice che canta e interpreta il testo del libro. Un esperimento che Teresa Porcella aveva già condotto con Quelli là e che ha avuto davvero un grande successo, anche tra il pubblico adulto.
Un libro che intreccia perfettamente testo, immagini, musica voce e che consente al piccolo lettore di vivere una esperienza di lettura intensa e multisensoriale.
Ad ogni giro di pagina, il bambino lettore avrà davanti un mistero da risolvere e poi una scena da analizzare dove scoprirà i diversi comportamenti tra cane e gatto. Uno morde, lecca, assaggia; l’altro tocca, lancia, entra di soppiatto e… i guai (e i danni) sono inevitabili! Ma alla fine siamo sicuri che cane e gatto non vanno d’accordo? La doppia pagina finale sarà rivelatrice.
Ritmo e musicalità
Un’ osservazione a parte meritano poi le illustrazioni e quella che in francese è detta la mise en page, ovvero l’impianto grafico. In questo libro la cura, quasi scientifica, della progettazione emerge sin da subito. La scelta di mantenere sempre costante la struttura compositiva ad ogni doppia pagina ha lo scopo di sostenere l’attenzione del bambino lettore e conferisce alla storia il giusto ritmo narrativo. Il ritmo è difatti uno degli elementi della musica interna dell’albo illustrato (Marcella Terrusi, 2012) ed è proprio il risultato della struttura compositiva che in questo caso, poi, si fa veramente musica grazie all’audiolibro.
E se la forma dialoga con il suo lettore implicito, il lettore bambino, l‘officina creativa dell’albo dimostra (ma non avevo dubbi) di conoscere in profondità quel lettore, tanto da riuscire con grande sapienza a coinvolgerlo in un’esperienza divertente di gioco che non mancherà certo di allietare tutta la famiglia. Perchè ricordiamolo, uno degli elementi fondamentali nell’incontro fra bambino e libro è la relazione, la condivisione da parte di bambino e adulto di un momento piacevole che possa valorizzare la capacità espressiva del bambino (Marcella Terrusi, 2012).
Un picturebook, come dice Sendak, può essere molto noioso. Ma non è questo il caso. Anche il bambino meno indulgente avrà modo di vivere un’esperienza viva e stimolante.
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