??? ????? ?’??? ????? ??? ?????? di Aurore Petit è un albo illustrato pubblicato per la prima volta in Francia dalla casa editrice Les Fourmis Rouge ed è arrivato in Italia da circa un anno grazie a Topipittori. Forse, se ci soffermassimo solo al titolo potremmo pensare ad una scelta inusuale per una casa editrice che ci ha abituati ad una linea editoriale ben precisa.
La scelta di portare il libro in Italia ce l’ha raccontata Giovanna Zoboli durante la trasmissione Dorothy e Alice. Sono state le libraie di SpazioB**K a mostrar loro il libro nell’edizione francese. E che dire? Per sua stessa ammissione è stato amore a prima vista, nonostante il tema, quello della mamma, che spesso, ahimè, sa nascondere insidie e trappole.
Ma l’albo di cui sto per parlarvi, certo non è la classica “apologia” della maternità Tutt’altro.
La mamma è come una casa
di Aurore Petit, Topipittori 2020 – Età di lettura dai 3 anni
Un libro visivamente di grande ricchezza e pieno di sfumature. Un libro che narra di due nascite. Quella del figlio, certo, ma anche e soprattutto quella della sua mamma.
La narrazione ha inizio dagli ultimi mesi di gravidanza e termina quando il bambino compie i suoi primi passi. Quando cioè il bambino è finalmente pronto per partire verso nuove esplorazioni, con la consapevolezza di poter fare ritorno, sempre e in ogni momento, dalla sua mamma. La sua casa, il suo porto sicuro, come Bowlby ha avuto modo di spiegarci in maniera illuminante nei suoi studi sull’importanza della relazione di attaccamento.
La narrazione si dipana attraverso brevi istantanee di vita famigliare. Flash, attimi di vita vissuta soprattutto tra le mura domestiche. La casa quindi come dimensione esperienziale a tutto tondo della famiglia (così in sintonia con il nostro “oggi”). Sembra quasi un album dei ricordi, proprio come quello che ognuno di noi ha compilato per il proprio figlio o figlia con il desiderio di imprimere sulla carta il ricordo di quel primo anno di vita prima che il tempo, con il suo trascorrere ineluttabile, possa nasconderne dettagli e sensazioni.
A tal proposito, interessanti sono le parole dell’autrice Aurore Petit la quale racconta a proposito dell’idea del libro:
È un modo per fissare nel tempo questi istanti che sono così rapidi. Il primo anno, quando si inizia a scoprire il proprio figlio, si ha subito la consapevolezza dei momenti che sfuggono anche mentre li viviamo. Il tempo vola così veloce che non lo possiamo fermare. Penso anche che fare un libro durante questo periodo è stato un modo per viverlo più serenamente.
Infine, una delle caratteristiche che rendono l’albo unico rispetto a tanti altri che trattano, si fa per dire, lo stesso tema è la presenza costante del padre. L’albo narra di una madre che però, in maniera direi quasi inusuale, non è mai lasciata sola. Al suo fianco, impegnato e immerso nella cura della famiglia, c’è lui. Il papà. Una figura che in molti albi sulla famiglia diventa quasi presenza mitologica. Invece, qui è presente e non come mero orpello. Si tratta di un padre presente che non aiuta, ma a cui è affidata, come per la madre, la cura del proprio nido in tutti i suoi aspetti. Un albo che, proprio come ha detto Piero Guglielmino durante l’intervista, andrebbe regalato anche ai papà!
Ma non è solo un libro per i genitori. L’albo è anche per i più piccoli, perché narra di una storia di crescita, di relazione le cui parole potranno risuonare all’orecchio del bambino come una dolce filastrocca. E poi le illustrazioni hanno colori intensi, luminosi e sono ricche di dettagli, tutti stimoli che susciteranno la sua curiosità. Infine, ultimi due dettagli.
La sovracoperta si trasforma in un bellissimo poster e poi, con orgoglio di consulente della Scuola del Portare, posso dire che abbiamo di fronte una bellissima mamma portatrice ?.
Buone Letture!
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