L’amore è la più potente delle emozioni. L’amore è la risposta ai problemi del mondo. Ti fa sentire vulnerabile. L’amore è quando il tuo cuore avvolge qualcosa e non vuole più lasciarlo andare
Che cos’è l’amore? E’ questa la domanda a cui Rebecca Stead cerca di rispondere, attraverso il racconto delle vite dei protagonisti. L’adolescenza è un sentiero complicato, impervio, un fiume in piena, a tratti burrascoso. I mutamenti del fisico e dell’anima sorprendono chi lo attraversa; non si è più bambini, ma non si è nemmeno adulti.
L’amore sconosciuto
di Rebecca Stead, Traduzione Claudia Valentini, Terre di Mezzo Editore 2019 – Età di lettura dagli 11 anni
Bridge, Tab, Emily, Sherm, Celeste si ritrovano catapultati in un turbinio di emozioni e sensazioni nuove, con la certezza di una amicizia, solida per alcuni di loro, ma con la scoperta di sentimenti nuovi, volontà di segreti, silenzi, individualità.
È un incedere lento, ma profondo e avvincente quello della narrazione di vite semplici, comuni, eppure capaci di catturare l’attenzione del lettore. La penna della Stead è capace di far tenere gli occhi incollati al libro, con il desiderio di capire quale possa essere l’evolversi di quei sentimenti, di quei legami.
Il lettore si riconosce facilmente nei personaggi, empatizza con loro, ne avverte le gioie e i timori. L’amicizia è il legame che coinvolge e salva tutti loro, esattamente come accade ad ognuno di noi, se ci pensiamo bene. L’amore è qualcosa di diverso, che a quell’età si ha paura di scoprire e di condividere.
Oggi, però, i ragazzi rischiano di condividere, in maniera sbagliata, senza volerlo magari, ma procurandosi sofferenze evitabili.
Quella dell’autrice è un’incursione nel mondo giovanile, raccontato nella sua essenziale naturalezza, ma è anche uno spaccato di un’America che non verrebbe subito in mente (che negli States è la norma sottoporsi, nelle scuole ad esercitazioni contro intrusi armati…). I ragazzi dovrebbero leggerlo, perché la facilità di immedesimazione favorirebbe la comprensione di alcuni messaggi che spesso sono ignorati o sottovalutati. Gli adulti, i genitori, dovrebbero fare altrettanto, per prendere contatto col vissuto dei figli, dei ragazzi e provare a trovare un canale comunicativo più efficace.
La scrittura è assolutamente scorrevole e piacevole, la trama, pur nella sua leggerezza, racchiude una delicata profondità. Questo romanzo dà egregiamente forma al mio personalissimo pensiero, secondo cui non esistono libri per ragazzi e libri per adulti, ma soltanto libri di qualità, libri che appassionano, libri che vorresti non terminassero mai, libri che rileggeresti mille volte senza mai annoiarti. La candidatura al Premio Strega Ragazze e Ragazzi è assolutamente meritata.
Se non lo avete già fatto, leggetelo. Leggetelo voi ragazzi, perché comprenderete molto di più di voi stessi. Leggetelo voi genitori, perché sarà per certi versi illuminante, perché vi permetterà di osservare i vostri figli con occhi differenti.
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